“Contro la crisi”
Friday, December 12th, 2008Attendiamo con ansia i prossimi scioperi contro la pioggia nei weekend e la scomparsa delle mezze stagioni.
Attendiamo con ansia i prossimi scioperi contro la pioggia nei weekend e la scomparsa delle mezze stagioni.
Come ho avuto modo di dire già qualche tempo fa, ho smesso di seguire quotidianamente giornali e telegiornali, limitandomi quasi sempre a scorrere velocemente i titoli tramite feed reader.
Mi sono chiesto più volte se questa scelta non sia alla lunga controproducente: sto forse perdendo informazioni che potrebbero essere preziose? Qual è l’impatto sociale di trovarsi quasi sempre fuori dal torrente dell’informazione?
A queste domande in realtà non ho ancora risposta. Un indizio potrebbe forse venire dalla vicenda Alitalia.
Ho seguito le ultime traversie della nostra compagnia di bandiera in modo piuttosto saltuario, ma comunque carpendo brandelli di informazione qua e là – in parte volontariamente, in parte per l’esposizione passiva all’informazione che ad oggi pare inevitabile. Quello che emerge, nella mia visione, è un quadro talmente surreale che mi chiedo se davvero a qualcuno tutto ciò possa sembrare normale – e, in questo caso, se non sia proprio l’immersione continua in giornali e tg a diluire in qualche modo l’assurdità della situazione.
I fatti, come li ho percepiti io:
C’è qualcosa che mi sono perso e che aiuterebbe a rendere tutto questo anche solo vagamente sensato?
Ditemi di sì, per favore.
Nei giorni scorsi sono stato per lavoro a Research2Business, alla fiera di Bologna.
Un evento legato alla tecnologia, alla ricerca, all’innovazione… e sono rimasto sconnesso per 2 giorni.
In fiera, 300€ per due giorni di connessione dallo stand – all’interno del quale occhieggiava un’inquietante presa telefonica… spero che la connessione fosse almeno wireless :D
In albergo, invece, prezzi molto più abbordabili: solo 5€ per mezz’ora di connessione :|
E’ vagamente deprimente vedere con che scarsa considerazione sia trattata la connessione alla rete in Italia, a maggior ragione in ambito business.
Le razze non esistono. Esistono ricchezza e povertà, e c’è capitato di vivere un decennio in cui la pelle scura è un indicatore di pezze al culo. Tutto qui.
Il nuovo portalone italia.it, appena presentato, ha già attirato gli strali più o meno di chiunque si intenda di tecnologia, web e design. Nel mio piccolo non ho niente da aggiungere, se non che il pressapochismo con cui in Italia ancora si tratta Internet (e si spendono fior di soldi pubblici) è desolante.
Leonardo, Mantellini (su logo e sito), Valdemarin (dio mio, le tabelle!) sono solo alcuni di quelli che si sono occupati dell’argomento.
Queste sono le notizie che fanno ben sperare sul progresso tecnologico del nostro paese… dimostrazione che abbiamo la mentalità giusta per farcela:
Video sui disabili, indagata Google Italia (corriere.it)
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UPDATE Un approfondimento di Punto Informatico: Caso Google, si rischiano norme killer.
UPDATE2 Ne parla anche Franco Carlini: Google, aria di controllo e di gendarmi.