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Marketing dell’insistenza

Monday, October 29th, 2007

Ho parlato giorni fa di Japanesepod101.com: podcast dedicato allo studio della lingua giapponese con vario materiale didattico annesso.
Mi sono registrato al sito con un account free, per poter accedere facilmente ai podcast: gli account Basic e Premium (a pagamento) richiederebbero troppo tempo per essere sfruttati a dovere.
La registrazione, comunque, dà diritto ad una settimana di prova gratuita dell’account Premium, nella speranza che qualcuno decida di fare il salto alla versione a pagamento.

La cosa che mi ha stupito, durante questa settimana di prova, è stato ricevere praticamente ogni giorno una mail che mi proponeva di passare alla versione a pagamento. Detta così potrebbe sembrare semplicemente una bieca forma di spam – ed in effetti corrisponde piuttosto bene al concetto di posta indesiderata – ma mi ha offerto un’interessante occasione per un studio minimale sul marketing.

Tutte le mail erano firmate direttamente da Peter Galante – il responsabile del sito – senza dubbio nel tentativo di personalizzare il più possibile la comunicazione. Inoltre, ogni mail conteneva username e password a titolo di reminder.

Day 1 – Appena dopo la registrazione, mi arriva una mail chilometrica con una presentazione generale del sito e dei servizi disponibili in prova. Un paragrafo interessante mi informa che, per quanto io possa guardarmi in giro con calma durante la trial, in effetti la maggior parte degli utenti passa alla versione a pagamento addirittura il primo giorno (argomentazione basata sul conformismo: se lo fanno tutti, deve essere giusto).

Day 2 – Nuova mail: se nella precedente Peter mi aveva fornito un’infarinatura generale, in questa è arrivato il momento di mettermi a parte delle funzioni veramente fighe del sito (ovviamente tutte a pagamento).

Day 3 – Sono già passati due giorni e ancora non mi sono deciso a passare alla versione Premium. Fortunatamente, in una nuova mail, il buon Peter dice che comprende i miei problemi di mancanza di tempo e mi suggerisce, già che c’è, qualche feature a pagamento particolarmente interessante.

Day 4 – La prima mail veramente interessante. Inizia con tono stupito, tipo “Accidenti, hai ancora solo 4 giorni di trial e non sei passato alla Premium! Qualcosa non va? Forse non ti arrivano queste mail?”. Giusto per stare sicuri, meglio rinfrescarmi ancora una volta la memoria con le feature più importanti. E per rendere il tutto più interessante, ecco un’offerta speciale valida solo 24 ore: se mi registro per un anno pagherò solo 135$ invece di 180$.

Day 5 – Oddio, sono passate 24 ore e non ho colto l’offerta! Devo essere pazzo! O forse preferisco un abbonamento mensile invece che annuale? Nessun problema: un mese di prova della versione Premium a solo 15$ invece che 25$. Il premuroso Peter mi consiglia anche di cliccare subito il link alla nuova offerta, prima che mi passi di mente.

Day 6 – Ancora niente e la trial sta per finire: a mali estremi, estremi rimedi. Finora si era parlato solo di versione Premium perché è indubbiamente quella che offre la miglior serie di feature, ma per quelli col braccino corto che vogliono spendere di meno c’è anche un abbonamento Basic: solo 8$ al mese. Presto! Prima che scada anche l’ultimo giorno!

Day 7 – Ultimo giorno, in caso non me ne fossi accorto. Beh a questo punto non rimane altro che tirare fuori dal cassetto una insane offer (citazione letterale): un mese di abbonamento Basic a 1$, per guardarmi ancora un po’ intorno. Forza! Solo 24 ore di tempo per un’offerta che non si può rifiutare!

Se da un lato questo stillicidio di mail può risultare fastidioso, non mi stupirei se alla fine servisse egregiamente il suo scopo. Io sono stato piuttosto impermeabile alle offerte, perché già avevo deciso che non mi interessavano (e dopo qualche giorno ero anche curioso di vedere cosa mi avrebbero proposto continuando a non rispondere :P), ma se mi fossi registrato alla trial per valutare effettivamente i servizi a pagamento, penso che avrei trovato il contenuto delle mail interessante.
A parte la tendenza spammatoria, mi lascia qualche dubbio solo la lunghezza delle mail (eccessiva), la scelta di ripetere ogni volta username e password (potenzialmente insicuro) e l’offerta ad 1$: l’avrei anche accettata, ma a questo livello più che i soldi il problema è la fatica che si deve fare per inserire la carta di credito ed effettuare la transazione ;)

Matane!

SPAM!

Saturday, October 14th, 2006

Ho appena scoperto che, curiosamente, Akismet considera i miei commenti come SPAM.

Mentre facevo un giro sul sito di Askismet in cerca di una soluzione (risultato: non c’è :D) ho visto l’inquietante Live Spam Zeitgeist: una rilevazione (quasi) in tempo reale del rapporto tra commenti e spam in tutti i blog protetti con Akismet. Per quanto siamo ormai tutti consapevoli dell’inondazione di spam a cui siamo quotidianamente sottoposti, fa comunque uno strano effetto sapere che il 92% di tutti i commenti non è altro che spazzatura…

Follie spammatorie

Tuesday, July 11th, 2006

Immergersi nella lista degli ultimi commenti spammatori catturati da Akismet è sempre un esercizio interessante ed istruttivo. Gli ultimi trend che ho notato sono:

  • Commenti pieni di lettere assolutamente casuali (“yvrttny yre tryfghgj…”)
  • Commenti traboccanti di link (tipo tutte le parole dell’alfabeto che iniziano per A e B, ognuna con un link a sottodomini – senza dubbio fasulli – dello stesso sito)
  • Commenti che cercano di simulare la scrittura umana per ingannare gli antispam automatici (e soprattutto manuali, direi)

Riporto un interessante esempio dell’ultima categoria. Quando li leggo non so se pensare che questi spammer hanno una fantasia veramente sfrenata oppure che sono semplicemente dei coglioni senza speranza :D

One thing it got us thinking about was hippiedom and the extent to which remnants of that survive. One of our students grew up in a series of communes. Are there any communes still around?…

Spammer sull’orlo di una crisi di nervi

Saturday, July 1st, 2006

Da un recente messaggio di spam su questo blog:

I can’t be bothered with anything these days, but such is life. I don’t care. So it goes. More or less nothing seems worth thinking about. I’ve just been hanging out waiting for something to happen, but that’s how it is.

Ah, quanta triste filosofia :D

Spam adulatorio

Saturday, June 17th, 2006

Da quando i blog hanno iniziato ad acquistare visibilità, sono inevitabilmente diventati la nuova frontiera dello spam. Qualche giorno fa ho dovuto installare persino su questo blog (che non fa certo grandi numeri) Akismet, uno script per bloccare i commenti spammatori.

Ciò che mi sembra interessante è la tecnica psicologica che gli spammer utilizzano sui blog (dimostrando ancora una volta che l’anello debole della catena della sicurezza è spesso l’utente): sostanzialmente, postano un messaggio di complimenti, come “Your site is very cognitive. I think you will have good future.:)” o “So interesting site, thanks!”, impostando poi l’url spammato come proprio indirizzo personale.

Per quanto possa sembrare stupido, vi assicuro che il metodo funziona: c’è qualcosa, nel retro nel nostro cervellino, che ci rende stranamente difficile cancellare commenti del genere, anche quando razionalmente sia perfettamente chiaro il loro intento spammatorio. L’adulazione funziona, anche nello spam :D